domenica 26 novembre 2017

A VERONA RISORGE IL BELCANTO ITALIANO A 60 ANNI DALLA MORTE DI BENIAMINO GIGLI


"ALLA SALA MAFFEIANA DI VERONA RISORGE IL BELCANTO ITALIANO
A 60 ANNI DALLA MORTE DI BENIAMINO GIGLI" - Così, pieno di entusiasmo si esprime il musicologo Stefano Ginevra, presente il 23 novembre all'eccezionale concerto che si è tenuto a Verona per ricordare il grande tenore Gigli; continua nella sua recensione:

"Un rituale di resurrezione musicale si è celebrato alla Sala Maffeiana di Verona, il 23 novembre scorso. Da un lato il Belcanto italiano nella scuola di Beniamino Gigli tra passato e futuro. Ed era Alberto Chiàntera, con l'aiuto del figlio Francesco, a testimoniarlo attraverso i grammofoni originali del Museo della Radio di Verona, di cui è direttore.

Beniamino Gigli jr con il soprano Astrea Amaduzzi Verona 23 novembre 2017

Rinforzava la complicità aneddotica gradevole e arguta di Gigli Beniamino jr, nipote del grande tenore di Recanati.

Dall'altro lato il presente, testimoniato dalla travolgente, astrale tecnica belcantista di un soprano, Astrea Amaduzzi, di cui è ben lecito dire che il nome attesta il valore.
Voce angelica, suono puro, squillante e melodioso , ricco arcobaleno di espressività coinvolgenti, estensione vertiginosa, agilità nitida, puntuale, sorretta da fiati portentosi, legati fascinosi , alternati a folgoranti accensioni. Così i brani virtuosistici di Mozart, Rossini, Bellini in programma, hanno assunto una rivitalizzazione sorprendente, quasi non più fruibile nel tempo della prevaricazione della frenesia dell'urlo strozzato, ingigantito soltanto dalla amplificazione artificiale e sorretto da una povertà colpevole dell' odierna politica culturale musicale.

Astrea Amaduzzi e Stefano Ginevra, curatore del Trattato di Garcia per l'editore Zedde - Verona, 23 novembre 2017, Sala Maffeiana, Concerto in omaggio a Beniamino Gigli
Astrea Amaduzzi e Stefano Ginevra, curatore del Trattato di Garcia per l'editore Zedde - Verona, 23 novembre 2017, Sala Maffeiana, Concerto in omaggio a Beniamino Gigli

Ha lodevolmente contribuito al successo dell'evento Mattia Peli, un pianista non esclusivamente solfeggista, ma attento a cogliere e sorreggere con lucida intelligenza le indovinate ispirazioni poetiche della artista di canto.

Ben articolate le coreografie a cura di Rossana Sechi. Nel pubblico numeroso, plaudente, figuravano bei nomi della società veronese, competenti addetti ai lavori delle regioni limitrofe, e un nutrito gruppo di fans della Lirica areniana e di Recanati. Brillava per l'assenza la rappresentanza della attuale amministrazione comunale."



Una cartolina con dedica di Beniamino Gigli jr dedicata al soprano Astrea Amaduzzi, definita la "rappresentante del Bel canto"

La Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico di Verona gremita per il Concerto dedicato a Gigli nel 60° anniversario della sua scomparsa. In prima fila, da destra, al 4° posto il soprano Carmen Lavani, al 5° il tenore Ugo Benelli. Da sinistra: al 2° posto il pronipote di Giacomo Lauri-Volpi, in seconda fila dalla metà di sinistra al 1° posto il musicologo Stefano Ginevra.

Così poi si è espresso Ugo Benelli, uno dei più grandi tenori di grazia del XX Secolo, che in prima fila, dalla sala gremita, ha assistito alla manifestazione:

"Grandissima manifestazione in onore di Beniamino Gigli con la presenza di suo nipote (....) Che dire di Astrea Amaduzzi che ho ascoltato con gioia e passione molte volte....-ma questa volta in una sala con "atmosfera" e bellissima e gremita..... mi ha sbalordito! Virtuosismi a non finire, fiati interminabili a dimostrazione di cosa vuol dire CANTARE SUL FIATO insomma una AUTENTICA PRIMA DONNA DEL BELCANTO e Mattia Peli concentratissimo al pianoforte ha fatto suo lo strumento piegandolo al suo volere con accenti accorati, languidi e virtuosi e suoni a volte potenti da....orchestra e dolcissimi da ......carezze alla tastiera!...."

Entusiastica anche la testimonianza del soprano Carmen Lavani

"Davvero serata indimenticabile che ha raggiunto il suo acme durante l'esecuzione di Arie d'opera eseguite da Astrea Amaduzzi che ci ha regalato colla sua voce un canto prezioso supportato da una tecnica eccezionale!" (....) "tutti i miei complimenti naturalmente alla collaborazione splendida di Mattia Peli che ha supportato Astrea in modo altrettanto eccezionale, "respirando" con lei e sostenendola sempre, quasi che il suo pianoforte fosse uno strumento a fiato in tutt'uno con lei!"

Venuto appositamente dalle Marche, Pierluca Trucchia, Presidente della storica Associazione Beniamino Gigli, fiore all'occhiello nel territorio di Recanati, così ha descritto il concerto:

"Manifestazione di alto livello a Verona per il 60°anniversario della scomparsa di Beniamino Gigli nella prestigiosa sala Maffeiana della Filarmonica. Sala gremita con il pubblico delle grandi occasioni accorso per ascoltare le varie testimonianze di Beniamino Gigli, l'applauditissimo concerto del soprano Astrea Amaduzzi e dal maestro Mattia Peli intervallati dal canto di Gigli ascoltato attraverso i grammofoni e dischi originali. Presente un abito civile di Gigli inviato dalla famiglia (del Cav.) Doria (che sarebbe stato presente)--- (recentemente scomparso) ricordato all'inizio del concerto."

Grande entusiasmo anche da parte di Dante Benazzi, collezionista gigliano, che per l'occasione ha portato in mostra la valigia di Gigli assieme ad alcune lettere e fotografie rare.


I grammofoni di Alberto Chiàntera - foto di Pierluca Trucchia

Splendida la scenografia e la coordinazione degli ascolti a cura di Alberto Chiàntera, a partire dal molto applaudito momento d'apertura di tutto lo spettacolo, con le note della violinista Marisa Pasquali accompagnata dal Maestro Mattia Peli al pianoforte, che hanno portato, con l'idea originale del Presidente del Museo della Radio di Verona, al giusto clima emotivo per questo grande evento. Chiàntera, fondatore di questo eccezionale museo, ha messo a disposizione gli splendidi grammofoni della sua collezione per ascolti su dischi originali a 78 giri con incisioni di Gigli, tra un'aria e l'altra eseguita dal soprano Astrea Amaduzzi.

Il soprano Astrea Amaduzzi accompagnata dal Maestro Mattia Peli, Presidente del Centro Internazionale di Studi per il Belcanto Italiano ® di Recanati, a sinistra un abito da passeggio di Beniamino Gigli e a destra gli splendidi grammofoni della collezione Chiàntera