Astrea Amaduzzi con il musicologo Stefano Ginevra, curatore del Trattato di Garcia per l'editore Zedde - (Verona, 23 novembre 2017, Sala Maffeiana, Concerto in omaggio a Beniamino Gigli) |
E' forse il teatro più antico di Cremona: eretto nel 1675, fu voluto da Giulia Ariberti Rangoni, moglie del marchese Giovan Battista Ariberti.
Dopo una parentesi di destinazione d'uso oratoriale (fino al 1798 con i Padri Filippini), fu l'architetto cremonese Faustino Rodi che, incaricato del progetto di cambiamento, realizzò nel 1807 varie modifiche, e portò al teatro la forma di arena con una bella galleria ornata da colonne.
In questa elegantissima e raffinata cornice, oggi chiamata "Teatro Filo", il 16 febbraio 2018, alle ore 17,00 si terrà un concerto molto particolare, in cui il "Belcanto Italiano ® Duo" promosso dal CISBI si esibirà in un concerto davvero unico; un evento gigliano d'eccezione che vedrà la collaborazione di
prestigiosi partner lavorare assieme per la grande qualità dell'Opera
con un particolare interesse alla migliore scuola lirica italiana sotto la direzione artistica del M° e musicologo Stefano Ginevra.
Il Centro Internazionale di Studi per il Belcanto Italiano ® "Beniamino e Rina Gigli" di Recanati, (CISBI) concerta l'evento con le seguenti collaborazioni:
- Associazione Internazionale di Didattica e Interpretazione Vocale (A.I.D.I.V.)
- Direzione del Teatro Filo
- Museo della Radio e Museo dell'Opera di Verona
- Associazione Beniamino Gigli di Recanati
Il "Belcanto Italiano ® Duo", Astrea Amaduzzi, Soprano e M° Mattia Peli, Pianista |
Il "Belcanto Italiano ® Duo" delizierà il pomeriggio musicale con l'arte del Soprano Astrea Amaduzzi e del Pianista Mattia Peli con le più belle e celebri arie del melodramma italiano.
L'esecuzione dei due artisti sarà alternata ad ascolti eccezionali della voce di Gigli da dischi originali fatti ascoltare sui grammofoni della collezione del Presidente del Museo della Radio di Verona, Alberto Chiàntera. All'evento parteciperà anche Beniamino Gigli jr, nipote del grande tenore italiano, che racconterà aneddoti sulla vita del nonno.
L'ingresso al concerto è libero
Da sinistra il M° Mattia Peli, il Soprano Astrea Amaduzzi e Alberto Chiàntera, Presidente del Museo della Radio di Verona con alcuni grammofoni della sua collezione - (Roma, 8 marzo 2017) |
Il legame tra Cremona e il nome di Gigli è importante, dal momento che il grande Beniamino cantò a Cremona nel 1934 il ruolo di Enzo ne "La Gioconda" di Ponchielli, per celebrare il centenario della nascita del compositore, nei giorni 10, 12, 15 luglio in Piazza del Comune.
Altri interpreti con lui furono G. Cigna, G. Pederzini, E. Nicolai, M. Falliani, M. Basiola,
T. Pasero, direttore T. Serafin
T. Pasero, direttore T. Serafin
A Gigli viene donata una medaglia con lo stemma della città e un
ritratto di Ponchielli. Il 1934 è stato un anno particolarmente importante per Gigli: 20° anniversario del suo "battesimo
d'arte" nella "Gioconda", avvenuto nel 1914 al Teatro Sociale di
Rovigo, per cui il tenore volle deporre una corona di fiori accanto al
monumento dell'insigne compositore.
Vennero poi pubblicati due brani della rappresentazione del 10 luglio 1934 che, come ci ricorda Miguel Patrón Marchand, nel suo libro "Come un Rayo de Sol. El áureo Legado de Beniamino Gigli" - (MPM Editor Santiago de Chile 1996), rivelarono in "Voce di donna/Enzo Grimaldo, principe di Santafior", nell'Atto I, un 'piano' incantevole del tenore e un timbro tanto grazioso quanto potente, mentre nel brano "Sulle tue mani", nell'Atto IV, Gigli brillò unitamente alla Cigna, dominando in modo assoluto ed emettendo un si bemolle molto timbrato.
Altro curioso aneddoto gigliano: pochi mesi prima, (per l'esattezza il 9
aprile 1934), al Teatro Ponchielli di Cremona si rappresentava il dramma
"Redenzione" dell'onorevole Roberto Farinacci. Era presente anche
Beniamino Gigli che, evocato a gran voce dalla folla, si sporse a
salutare e a ringraziare dal palco reale. Di seguito una cronaca originale dell'evento:
"Cremona. La lieta serata si arricchì di un evento fuori programma che riuscì assai gradito al pubblico. Durante un intervallo alcuni spettatori scorsero in un palco Beniamino Gigli. Il celebre tenore aveva voluto fare una rapida apparizione nella nostra città per ascoltare il dramma dell'on. Farinacci. L'entusiasmo dei primi che riconobbero il grande artista, si propagò in un istante in tutto il teatro. E fu una acclamazione improvvisa, viva, insistente, affettuosissima, che si rinnovò per due, per tre volte. Il pubblico non si stancava di applaudire, di acclamare, di chiamare per nome il grande interprete di tante partiture. Gigli, commosso per l'inattesa dimostrazione di viva simpatia, si affacciò al palco reale ove in quel momento era ospite del Prefetto S.E. Carini. Si affacciò per un istante; ma la sua apparizione venne salutata da un nuovo applauso tanto insistente, ch'egli non soltanto dovette rimanere per qualche istante alla balaustrata del palco, ma dovette presentarsi altre volte.
"Cremona. La lieta serata si arricchì di un evento fuori programma che riuscì assai gradito al pubblico. Durante un intervallo alcuni spettatori scorsero in un palco Beniamino Gigli. Il celebre tenore aveva voluto fare una rapida apparizione nella nostra città per ascoltare il dramma dell'on. Farinacci. L'entusiasmo dei primi che riconobbero il grande artista, si propagò in un istante in tutto il teatro. E fu una acclamazione improvvisa, viva, insistente, affettuosissima, che si rinnovò per due, per tre volte. Il pubblico non si stancava di applaudire, di acclamare, di chiamare per nome il grande interprete di tante partiture. Gigli, commosso per l'inattesa dimostrazione di viva simpatia, si affacciò al palco reale ove in quel momento era ospite del Prefetto S.E. Carini. Si affacciò per un istante; ma la sua apparizione venne salutata da un nuovo applauso tanto insistente, ch'egli non soltanto dovette rimanere per qualche istante alla balaustrata del palco, ma dovette presentarsi altre volte.
Queste ovazioni hanno detto all'illustre artista la gioia
vivissima di tutta Cremona per poterlo finalmente acclamare nella
prossima stagione estiva e la gratitudine per avere egli accettato di
contribuire, con il dono sublime della sua voce d'oro, alla
valorizzazione ed alla celebrazione del genio musicale di Amilcare
Ponchielli."
(Giornale sconosciuto di Cremona, Emilia Bricchi Piccioni)
(Giornale sconosciuto di Cremona, Emilia Bricchi Piccioni)
Centenario della nascita di Ponchielli celebrato da Gigli a Cremona nel 1934 |