Cantanti d'altri tempi: FANNY PERSIANI-TACCHINARDI - "Il Teatro Illustrato", 6-20 luglio 1908 |
Cantanti d'altri tempi
FANNY PERSIANI-TACCHINARDI
Nella primavera del 1833 si produsse al Carcano di Milano nella "Beatrice di Tenda" e nella "Sonnambula" di Bellini, con successo enorme.
I milanesi fecero di tutto per trattenerla anche nella stagione d'autunno: Felice Romani le indirizzò delle strofe vibranti di ammirazione, il celebre pittore Bruloff sollecitò l'onore di ritrattarla. Ma i patti d'una precedente scrittura la reclamavano a Roma, e la Fanny ringraziò i milanesi, nell'ultima recita, con una cantata da lei composta (poiché era anche valente poetessa) e musicata dal marito maestro Giuseppe Persiani. Eccone le prime strofe:
"Deh! se giammai gradita
Vi suonò la mia voce, a me porgete
Cortese orecchie, or che disciolgo il canto
Che sul labbro mi pone il cor commosso
Dal costante favore a me concesso
L'ultimo canto è desso
Con cui prendo commiato; e quel lasciando
Migrante augel l'amena riva ov'ebbe
Aure soavi e ciel benigno e pio,
Fuor che il canto non ho per dirvi addio!"
Nel 1835, a Napoli, dopo una rappresentazione della "Lucia di Lammermoor", opera scritta appositamente per lei, mentre Fanny Persiani-Tacchinardi si stava vestendo, entrò una ignota signora nel suo camerino:
- Son tutti vostri questi bellissimi capelli? - chiese l'incognita.
Quando la cantante ebbe risposto affermativamente, la dama aggiunse:
- Ebbene, poiché non ho qui delle corone di fiori da offrirvi, permettetemi di intrecciarvene una coi vostri magnifici capelli!
La dama sconosciuta si chiamava Maria Malibran. Essa sentiva la morte vicina rapirle la corona di gloria e ne volle fregiare colle sue mani la fronte della giovane e degna erede.
E difatti, un anno dopo, la Persiani a Parigi ed a Londra rinnovava i trionfi della Malibran e portava in giro glorioso per l'Europa la "Pia de' Tolomei" composta per i suoi mezzi da Gaetano Donizetti.
("IL TEATRO ILLUSTRATO", 6-20 luglio 1908)